Il mio primo viaggio a Terni-Olga Juravlyova

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Perugia, 03.03.2021

Il mio primo viaggio di lavoro di quest’anno e' avvenuto ieri il 2 marzo 2021 grazie ad un incarico di interpretariato notarile italiano-russo con destinazione la citta' di Terni che e' il secondo centro amministrativo della regione Umbria in Italia. A partire dall’11 settembre 2020 non ho lasciato piu' Perugia e quindi potrei considerarlo anche una grande impresa vista la tremenda situazione della gestione politica del Paese della Repubblica Italiana. Inoltre, con una mia grande vergogna devo confessare che ieri e' stata l’occasione per visitarla per la prima volta.

Nell’estate 2010 ero gia' passata di li' per poi proseguire verso le famose Cascate delle Marmore grazie alle quali la citta' di Terni e' ricercata dai turisti stranieri che vogliono inoltrarsi per i sentieri di Goethe e Schiller perche' le Cascate pur essendo artificiali sono le piu' alte in Europa e sono celebri per le figure di spicco della letteratura europea che le scoprirono alcuni secoli fa. Pero' quell’estate io di Terni ho visto solo la stazione dei treni e dei pullman e non sono andata a curiosare nella citta' stessa perche' li' non c’era niente di interessante da vedere, come mi hanno spiegato alcune persone poco informate. Tutti sanno che e' la citta' industriale con una famosissima produzione d’acciaio. E proprio per questo qui conoscono anche Stalin grazie al suo cognome d'arte. Ma pochi sanno che e' anche famosa per la sua produzione di armi e che durante la II Guerra Mondiale era la citta' principale in Italia per produzione degli armamenti, ragion per cui e' stata atrocemente bombardata dai tedeschi che cercavano di distruggere questa fabbrica senza riuscirvi. Una citta' strategica. Come, direi, tutta l’Umbria. 

Inoltre, chi lo sa che e' la citta' dove e' nata la storia della festa degli innamorati di San Valentino che adesso con tanto amore celebra tutto il mondo? E chi ha mai visto proprio quella Chiesa di San Valentino a Terni? Quindi, non e' solo la citta' delle armi ma anche dell'amore.

E cosi' ieri ho scoperto delle cose abbastanza interessanti come sempre accade ogniqualvolta intraprendo un viaggio nuovo. E secondo me questo vale per tutti, scopriamo le cose d’interesse diverso a seconda della nostra percezione del mondo che ci circonda. Quindi ieri ho visto per la prima volta un imponente palazzo bianco che ospitava la Prefettura di Terni e la sua Provincia e che assomigliava ad un enorme museo. Avrei voluto tanto entrare. Ma non si poteva. Poi sono arrivata in una piazza dove davanti ai miei occhi e' apparso un edificio di color rosa con finestre bianche decorate che assomigliava moltissimo ad un edificio russo. Mi sembrava di averne visto uno simile in Slovenia. Pero' a Terni questo palazzo ospitava la Biblioteca Comunale.

La gente portava mascherine in strada ma non c’era nemmeno un'ombra della presenza della polizia. Nessuno controllava nessuno. Della polizia non c’era nemmeno una traccia, una sfumatura, una scia nebbiosa cioe' nemmeno una vaga presenza. Era una mattina qualsiasi con bar e negozi aperti. Sembrava normale fino ad un certo punto. Solo che per entrare in un bar si doveva fare una fila assai lunga. Sulle pareti della Biblioteca Comunale erano vari memoriali dedicati ai caduti durante la II Guerra Mondiale e cosi' ho scoperto che Terni non era la citta' di CasaPound come mi sembrava prima. Pero' era ovvio che la gente si dimenticasse di leggere le pareti dei loro palazzi storici. All’improvviso e' apparso un uomo tutto in nero su una bicicletta ed era senza mascherina. Non l’aveva nemmeno appesa all’orecchio. Ha incontrato un altro uomo che, invece, portava una mascherina e cosi' hanno fatto una lunga e bella chiacchierata. Li ho osservati a lungo ma erano tranquilli e poi si sono salutati. Dietro la Biblioteca Comunale c’era un gruppetto di adolescenti che con gioia mangiavano le pizze all’aria aperta. Altre persone passeggiavano e giocavano con bambini. “Le pizze alle 10 di mattina?” – ho pensato io. Ma gli adolescenti erano cosi' felici che sembravano di non aver visto queste pizze da un secolo.

Poi ho proseguito in un’altra direzione e mi sono imbattuta in un rozzo palazzo medievale tutto impietrito come per lo sguardo della Medusa all’epoca che mi ha attirato e cosi' ho letto “Palazzo Spada di una famosa signorile famiglia notarile di Terni”. Ecco, ci siamo. Quindi, i notai erano le figure storiche di questa citta'. Non a caso. Qui cercando di fotografare questo palazzo il momento mi ha regalato uno scatto spettacolare: il Sole risplendeva dalla finestra come una stella d’oro e con la sua luce ha creato un gioco magico nei miei scatti. Ero felice. La cosa che mi e' mancata di piu' in questo pazzo periodo e' impossibilita' di fare le foto di posti speciali visti con i miei occhi e dei momenti catturati sul momento. Mi mancava il concetto del carpe diem. Quindi, questo palazzo con la corona del Sole ospitava il Comune di Terni.

Ho proseguito fino all’incontro col Tribunale. Il Palazzo della Giustizia si trova a sinistra della strada principale e rappresentava un moderno edificio grigio con angoli acuti come normalmente si immagina un tribunale tipico. Fuori c'era gente ad aspettare e un continuo via-vai. Sembrava che funzionasse anche in questi tempi duri. Non come a Perugia dove tutti gli uffici giudiziari si sono trasformati all'improvviso in medievali fortezze inespugnabili, deserte e prive di vita. Quindi, a Terni c’era ancora vita. Ovviamente dentro non era possibile entrare senza alcun appuntamento. Ma non mi dispiaceva affatto. A questo punto ho deciso di muovermi alla ricerca del Duomo per conoscere la vita spirituale della citta'. Cosi' mi hanno indicato una via stretta ma luminosa e pulita in fondo alla quale si ergeva il Campanile.

All’improvviso il mio sguardo e' stato attirato dal nome molto suggestivo di NERA MARMORA nata in questa casa come era scritto. E' una semplice casa bassa di due piani: un pianoterra e il primo piano con due finestre piccole e con le tendine bianche ricamate di bianco in stile rustico. Ho letto che lei fu una cantante lirica famosa. Interessante. Non ho mai sentito parlarne. Non mi sono mai imbattuta nel suo nome. Dovrebbe essere abbastanza famosa. E poi questo nome strano, forse d’arte ed e' collegato alla Cascate delle Marmore? C'era qualcosa di nero da quelle parti? Io non mi ricordavo alcuna presenza nera durante la mia visita delle Cascate. Cosi' pensando mi sono fermata davanti alla sua casa. Dopo un certo viaggio nel mio immaginario ho ripreso la strada verso il Duomo. Il Campanile suonava ma la stradina era vuota. Girando a sinistra ho visto una piazzetta e a destra c’era un edificio bianco con colonne e statue sul tetto che poteva essere un museo. Invece, mi sbagliavo, era il Duomo di Terni. Sono rimasta parecchio delusa perche' sono abituata ad altri tipi di Duomo italiani. E questa, invece, era piuttosto una chiesa moderna. In ogni caso sono entrata perche' mi piaceva la calma aria religiosa dentro delle chiese. Si', non si sentiva alcun rumore tranne quello del mio passo con le scarpe alle quali non piaceva il pavimento della chiesa.

All’improvviso ho ricevuto una telefonata e la mia osservazione spirituale mattutina e' stata interrotta dai miei impegni di lavoro. Comunque, prima degli impegni ho deciso di fare una piccola seconda colazione e mi sono diretta verso il Tribunale vicino al quale c’erano molti bar e caffe'. Ne ho scelto uno di color verde chiaro e sono entrata felice per prendere un cappuccio ternano. Ho scelto un sacchettino al cioccolato e gia' mi immaginavo di mangiarlo fuori dal caffe' (perche' per certi idioti non si poteva mangiare dentro)quando all’improvviso il barista mi ha comunicato con grande gioia che non si poteva ne' mangiare, ne' bere nemmeno fuori in strada. Io sono rimasta perplessa. In che senso? Come non si poteva? A Perugia si poteva e a Terni non si poteva? E il barista mi ha confermato che a Terni si poteva mangiare solo a casa oppure in macchina e, invece, in strada non si poteva far niente solo in un vicolo preferibilmente cieco di nascosto lontano dagli occhi della polizia. Se qualcuno viene visto, la multa da pagare per una colazione di 3 euro e' da 400 a 2000 euro. I miei occhi si sono spalancati. Quindi, si mangia in macchina? E se io qui non ho ne' casa ne' macchina perche' sono venuta per lavoro, quindi non posso ne' mangiare ne' bere per una nuova legge italiana? A questo punto non mi sorprendevo piu' che le leggi razziali fossero state accettate in Italia. Gia' alla gente il governo italiano non permette ne' di respirare, ne'di lavorare, ne' di comprare, ne' di viaggiare, ne' di spostarsi, ne' di visitare parenti e amici, ne' di stare con la famiglia, ne' di festeggiare, ne' di riunirsi, ne' di gioire, ne' di studiare. Adesso non si puo' nemmeno mangiare e bere ne' andare in bagno se non sei a casa tua. Cioe' se sei venuto per lavoro in un’altra citta' solo per un giorno come me, quindi non puoi ne' mangiare ne' bere o andare in bagno se non sei a casa tua. Se sei venuto per lavoro in un’altra citta' solo per un giorno, come me, quindi non puoi ne' mangiare ne' bere perche' non hai alcuna macchina o casa in questa citta'. Ma che degrado, ragazzi. Si sono bevuti il resto dei loro cervelli, sempre che li avessero. Cosi' pensando mi sono scusata e ho rifiutato di comprare qualcosa nel bar perche' non volevo mangiare di nascosto come una ladra come se commettessi un reato perche' in realta' reato non e'. Quindi ho deciso di fare una dieta.

Per fortuna sono stata salvata dalla persona che mi ha incaricata e invitata. In ogni caso mi ricordero' questo periodo dell’Italia e la citta' di Terni nella quale la legge proibiva alla gente di mangiare e bere fuori casa propria, ed io ero destinata a fare la dieta tutto il giorno di lavoro fuori Perugia. Non mi nuoce sinceramente ed e' bello sapere quanto lo Stato si preoccupi della salute dei propri cittadini che non devono diventare obesi, avvelenarsi coi cappuccini e respirare l’aria fresca, l’ossigeno a meno che pratichino sport perche' negli altri casi si pu;' respirare la propria anidride carboniaca, che il corpo espelle dall’organismo quando espiri nella propria mascherina. Meditate, gente, meditate.