La mia prima volta a Montecitorio O. Juravlyova

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PERUGIA 25.01.2021 – 27.01.2021 Autrice: Olga Leonidovna Juravlyova

E oggi voglio raccontare la mia prima volta alla Camera dei Deputati. E' accaduto il 22 gennaio 2013 quando per la prima volta sono stata a Palazzo Montecitorio che ospita la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Sono stata, per la precisione, presso la Sala della Regina alla Conferenza annuale “Formazione, Giovani e Lavoro” organizzata dall’AISES Accademia Internazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale. Sono stata invitata dal responsabile organizzativo che un anno prima era stato un mio compagno al corso all’AESI, Associazione Europea degli Studi Internazionali, sulle questioni europee. La particolarita' dell’evento era la partecipazione dei due Ministri: Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Universita' e della Ricerca. Ovviamente per me personalmente l'eccezionalita' di questa situazione era la mia prima entrata a Palazzo Montecitorio. Quando ho ricevuto l’invito, non potevo credere ai miei occhi per il fatto di essere stata invitata ad un evento alla Camera dei Deputati.

L’AISES Accademia Internazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale mi ha trovata proprio nel 2012 su indicazione di un mio ex collega del corso dell’AESI dove ho studiato in quel periodo. Il primo invito di questa organizzazione l'ho ricevuto nel maggio 2012 quando frequentavo il corso dell’AESI sulle questioni europee che mi ha aperto le porte della Roma istituzionale. Ed era un invito al seminario “Rinnovare per crescere in Europa. Cultura, impresa e tecnologia” del Corso di Alta Formazione “Etica Finanza Sviluppo” il cui coordinatore era proprio il mio collega del corso dell’AESI. Il seminario si doveva tenere alla Pontificia Universita' Lateranense con la partecipazione del Rettore. Non ci sono andata perche' dopo una settimana sarei dovuta partire per tre giorni per Firenze al seminario internazionale dell’European University Institute a Fiesole organizzato dall’AESI che era nel nostro programma di studi e al quale non potevo mancare perche' mi stavo preparando a scrivere un elaborato sul ruolo delle universita' nella riconciliazione dopo i conflitti bellici.

Cosi' quella volta non ho colto l’occasione con la Citta' del Vaticano e, invece, le occasioni devono essere colte il piu' possibile se portano ai frutti giusti. Sapevo di essere amata e favorita dalla Fortuna e, quindi, la Fortuna ha deciso di darmi un’altra occasione da non perdere. Il 14 gennaio 2013 mi e' arrivato il secondo invito dell’AISES sempre su indicazione del mio ex collega del corso dell’AESI ma questa volta l’evento era al Palazzo Montecitorio.

Io ero agitata e ho cominciato a pianificare il mio viaggio a Roma. In quel periodo mi stavo occupando anche della preparazione della mia documentazione accademica per la Francia perche' avevo vinto l’Erasmus per cinque mesi da febbraio a giugno 2013 all’Universita' Sorbonne IV e dovevo fare il visto francese per motivi di studio di lungo periodo. Il Consolato della Francia a Roma mi aveva fissato un appuntamento per il 21 gennaio 2013. Cosi', avendo due impegni importanti a Roma per due giorni consecutivi, di conseguenza, ho dovuto trovare una sistemazione a Roma dal 20 al 23 gennaio perche' al Consolato francese dovevo venire alle 10:00 di mattina e non ero sicura di poterlo fare arrivando presto da Perugia il giorno stesso, in quanto non sapevo ancora dove si trovava il Consolato e quindi dovevo calcolare anche il tempo per cercarlo. Invece, l’evento alla Camera dei Deputati era alle 16:00 il che voleva dire il protrarsi del tutto fino alle 19:00 prendendo in considerazione la tradizione italiana di cominciare tutto con un ritardo di mezz’oretta e quindi di finire anche con un ritardo di un'altra mezz’ora. L’ultimo treno disponibile fino a Perugia era alle 20, poco piu', poco meno e qualcosa o meno qualcosa e con un’ora di distanza dal Montecitorio fino alla Stazione Termini non si poteva arrivare senza prendere un taxi, cosa che non potevo fare. Ma nemmeno potevo fidarmi del taxi vista l’ora di traffico. E ovviamente per venire alla Camera dei Deputati dovevo essere vestita in modo bello, ufficiale e solenne il che voleva dire di avere un cambio adeguato, ragion per cui dovevo alloggiare da qualche parte. Cosi' ho chiamato una mia amica italiana romana che ho conosciuto durante il colloquio di selezione per il corso dell’AESI-2012 e ho chiesto il suo aiuto. La signorina mi ha dato la sua conferma per ospitarmi con un gran piacere a casa sua dove viveva con la madre.

Sono venuta a Roma il 20 gennaio di mattina con un’intenzione di fare una passeggiata con la mia fedele fotocamera e cercare la posizione del Consolato della Francia che era diversa dall’Ambasciata. Ovviamente ho fotografato anche l’Ambasciata di Francia, quel palazzo solenne in cui sognavo una volta di entrare. Cosi' strada facendo mi sono imbattuta anche nel Ministero della Giustizia che ha attirato la mia attenzione e ci sono entrata per chiedere informazioni su una possibile collaborazione in qualita' di traduttrice di lingua russa. Ovviamente ho fotografato tutta la strada che mi portava a casa della mia nuova amica italiana. Era bellissimo passeggiare per Roma! L’aria romana era speciale: si respirava la liberta', l’indipendenza, l’autonomia dell’animo e dell’anima e di tutto il mio essere, la speranza per il mio splendido futuro prossimo in Italia e magari in Francia se avessi studiato alla Sorbonne a Parigi.

L’idea di studiare alla Sorbonne ad una delle universita' piu' gloriose e prestigiose del mondo accendeva la mia immaginazione e stimolava le mie emozioni e il desiderio di studiare la lingua francese nel cuore intellettuale dell’Europa. C’erano solo due posti Erasmus per la Facolta' di Lettere e Filosofia all’Universita' degli studi di Perugia ed io ho vinto il primo posto e anche la borsa di studio dell’UNIPG! Non ci potevo credere perche' il mio francese non era cosi' forte rispetto all’inglese e allo spagnolo. Pertanto l’ho vinto grazie al mio curriculum e al mio piano di studi alla Sorbonne IV che mi sono creata con tanta passione per poter abbracciare il triplo delle discipline rispetto al piano accademico previsto. Cosi' meditando sono finalmente arrivata a casa della mia amica romana che mi aspettava con tanta ansia per scoprire tutti questi grandi risultati della vita mia. Lei non ha passato il colloquio di selezione all’AESI nel 2012 e quindi non ha avuto la possibilita' di seguire tutti questi incontri.

Quindi il 21 gennaio 2013 di mattina presto mi sono svegliata a Roma (non ci potevo credere) e dopo tutte le procedure mattutine mi sono diretta al Consolato di Francia che si trovava vicino al fiume Tevere ed era nascosto segretamente agli occhi dei passanti curiosi. Per la prima e l’unica volta ho visitato Consolato della Francia in Italia per motivi di richiesta di un visto per il mio Erasmus all’Universita' della Sorbonne IV. Ho consegnato tutta la documentazione della mia pratica tranne quella relativa alla dichiarazione di avere i mezzi finanziari necessari per andare a Parigi perche' a parte di avere la borsa di studio dovevo avere anche i miei fondi e questo era un problema perche' non li avevo. Li stavo cercando sperando cosi' di ottenere un prestito o una sponsorizzazione pero' non ho avuto ancora la risposta positiva. Ma l’impiegata francese del Consolato che ha accettato la mia pratica mi ha detto di poter aspettare la mia conferma dei fondi e cosi' io, tutta speranzosa, ho lasciato il Consolato sulle ali della felicita' e di speranza che, notoriamente, e' l'ultima a morire e sono andata in giro per il centro storico di Roma e in primis al Ministero della Giustizia che si trovava nelle vicinanze per scoprire come funziona il loro ufficio di mediazione linguistica. Ho passato la seconda giornata all’aperto assaporando il profumo della liberta' romana e godendo la natura e l’architettura della capitale della citta' eterna e della mia presenza qui in questo attimo del tempo della mia vita. Non volevo disturbare la mia amica con la mia presenza invadente perche' lei si stava preparando agli esami. Inoltre, amo passeggiare da sola nei posti sconosciuti per godere a pieno la loro bellezza fisica e spirituale che si apre diversamente alla percezione individuale. 

Finalmente e' arrivato il 22 gennaio, il giorno solenne quando il mio piede ha varcato per la prima volta la soglia del Palazzo Montecitorio. Purtroppo non mi e' rimasta alcuna fotografia scattata quel giorno per problemi tecnici ma tutto si e' stato fotografato dai miei occhi, le due lenti perfette della mia videocamera mentale. Sono entrata dentro e dovevo salire alcune scale per arrivare alla Sala della Regina. Tutti erano gentili, amichevoli e sorridenti. Io mi sentivo una deputata del posto. Immaginavo come sarebbe stato il mio ufficio se fosse stato qui. La salita era lenta: giusto per realizzare la situazione e il momento che vivevo. La Sala della Regina era stupenda: aveva un colore rosso scuro grazie alla stoffa sulla parete frontale in cui c’era l’emblema del Senato. Altre pareti erano di colore dorato. La Sala era piena di gente vestita in giacca e cravatta che a gruppetti parlava del piu' e del meno. C’erano molti giovani. Quando sono entrata, il mio collega del corso AESI, che mi ha invitato all’evento, mi e' venuto incontro gentilmente e mi ha presentato al Presidente dell’AISES Dott. Valerio De Luca. Erano presenti anche altri studenti del mio corso dell’AESI e cosi' abbiamo fatto anche un nostro gruppetto. Io sono andata a fare il networking come al solito. Mi piaceva presentarmi in varie lingue e conoscere la gente nuova soprattutto cosi' elegante come qui.

L’evento si e' aperto con la lettura del Messaggio di Gianfranco Fini Presidente della Camera dei Deputati e poi ci ha salutato Valerio De Luca Presidente dell’AISES. Io, invece, volevo tanto vedere i Ministri perche' non ho mai visto alcun Ministro dal vivo in vita mia. Diciamo che sono venuta per la Camera dei Deputati e per una possibilita' di vedere i Ministri. Ovviamente prima ho studiato il loro profili e sono rimasta colpita dal fatto che Elsa Fornero il Ministro del Lavoro non apparteneva ad alcun partito politico ed era indipendente. Questo mi e' piaciuto moltissimo.

Dopo l’evento ci voleva veramente festeggiare questo mio grande giorno, perche' per me era davvero grande e incredibile, e nella Galleria Alberto Sordi ho incontrato un mio amico tedesco con suo fratello italiano accompagnato da una sua fidanzata turca. Ci univa la conoscenza della lingua italiana e cosi' noi in tutta questa unione internazionale siamo andati dalla mia amica romana che mi ospitava per invitarla a uscire insieme per una speciale pizza romana giusta per noi, ospiti stranieri. Mentre io stavo al Montecitorio, lei ha dato un suo esame e l’amico tedesco e' venuto dalla Germania per trovare suo fratello e l'Italia. Quindi c’era molto da festeggiare e cosi' e' stato fatto. Abbiamo passato una bellissima e allegra serata in pizzeria scambiando le nostre diversita' culturali e professionali e i nostri accenti stranieri russo-tedesco-turchi con quelli italiano-romani raccontando varie storie delle nostre vite, barzellette, notizie, piani e aspettative.

Il giorno dopo il 23 gennaio sono rientrata a Perugia piena di gioia, di entusiasmo e di speranza per il mio futuro prossimo e dopo aver controllato la posta elettronica ho scoperto di essere stata convocata ad un colloquio di lavoro per la posizione di traduttrice tecnica della lingua russa e inglese con un contratto a tempo indeterminato. E come si dice in un proverbio russo “dalla nave al ballo” il 24 gennaio di mattina presto ho preso un treno per Foligno per andare ad un’agenzia di traduzione e sostenere l’esame di traduzione tecnica dall'italiano e dall’inglese al russo. Cosi' per la prima volta ho visitato la citta' umbra di Foligno in cui ovviamente non potevo vedere tanto visto lo scopo della mia visita. E dopo aver sostenuto questo colloquio e l’esame ho preso all’improvviso in stazione un treno per Spoleto dove non ero mai stata prima e l’ho fatto tanto per non tornare a Perugia perche' ero molto agitata e volevo continuare il mio viaggio e vedere qualcosa di nuovo e straordinario e Spoleto ovviamente aveva questa fama.

Il 25 gennaio mi e' arrivata la comunicazione da Foligno di aver superato la prova di lingua per l’incarico di traduttrice tecnica e sono stata convocata a fare tre giorni di tirocinio presso la sede dell’agenzia di traduzione a Foligno per prepararmi al lavoro in ufficio nella loro filiale perugina.

E il 28 gennaio 2013 ho cominciato il mio lavoro e ho avuto il mio primo giorno di lavoro come traduttrice tecnica dall’italiano e dall’inglese al russo presso la filiale dell’agenzia di traduzione a Perugia che non e' andato bene e cosi' ho rifiuto il mio primo e l’unico contratto di lavoro a tempo indeterminato in Italia e un altro giorno il 29 gennaio gia' lavoravo da casa come libera professionista.

Pero' e' un’altra storia e se mi permettete finisco qui il mio racconto della mia prima entrata al Montecitorio.