I miei studi all aesi-2012-olga juravlyova

Îëüãà Ëåîíèäîâíà Æóðàâë¸âà
PERUGIA 24.01.2021 

Il 19 gennaio 2012 con la comunicazione di aver passato il mio colloquio di selezione all’AESI Associazione Europea di Studi Internazionali di Roma e' cominciata la mia avventura europea in Italia. Oggi il 19 gennaio noi, russi, festeggiamo la nostra Epifania o il Battesimo di Gesu' immergendoci nudi nelle acque gelide vergini tra la neve e il ghiaccio rievocando cosi' il Battesimo di Cristo. Io non l’ho mai fatto in vita mia in senso concreto ma metaforicamente si puo' fare un parallelo figurativo alla mia prima esperienza europea che puo' essere assimilata ad un vero e proprio battezzimo. E proprio il giorno del Battesimo Ortodosso il 19 gennaio 2012 ho ricevuto l’avviso di aver superato il colloquio del 10 gennaio 2012 presso la Rappresentanza della Commissione e del Parlamento Europeo a Roma per poter accedere al corso sulle questioni europee organizzato dall'AESI Associazione Europea degli Studi Internazionali che ha cambiato il percorso della mia vita in Italia e mi ha aperto le porte della Roma europea, nazionale e internazionale e quelle degli altri Paesi dell'Unione europea.

Ero al settimo cielo soprattutto perche' il mio primo colloquio a quel corso tenutosi un anno prima non l’avevo passato, ma desiderando tanto provare questa esperienza mi ero preparata per un altro anno e, infine, l’avevo superato. Inoltre, la percezione delle aspettative della mia esperienza romano-europea mi sembrava misteriosa, affascinante e stimolante. Avevo questa sensazione di non poter piu' tornar indietro dopo aver intrapreso questo percorso e che non sarei stata piu' la stessa. Volevo scoprire come mi avrebbe cambiato questo corso, cioe' il mio punto di vista, il mio modo di pensare e di sapere. E questo cambiamento lo desideravo ardentemente.

Quel periodo per me e' stato psicologicamente molto difficile: sono venuta in Italia per studi nel 2009 e non ero pi; tornata in Uzbekistan per visitare la mia mamma. Nel dicembre 2011 aspettavo la mia borsa di studio per poter andare dalla mamma nel gennaio 2012 durante il periodo delle vacanze accademiche invernali. Ma la mia sorte era stata gia' pianificata diversamente da qualcuno. Come si dice: se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi piani. E cosi' e' stato. Nel dicembre 2011 l’ADISU di Perugia non ci ha dato alcuna borsa di studio: hanno deciso di farlo nel febbraio 2012. E cosi' di conseguenza io non potevo visitare la mia mamma in Uzbekistan. Sono rimasta senza soldi, da sola e in una profonda depressione perche' volevo tanto rivedere la mia mamma, avendo pianificato da tempo questa partenza. Mah. E proprio per uscire da questa depressione, per spostare la mia attenzione in un’altra direzione e occupare la mia mente con qualcosa di proficuo ed efficace durante un altro mio anno di studi in Italia, ho inviato questa domanda di partecipazione al corso di politica estera dell’Ue a Roma organizzato dall’AESI. Sono stata ufficialmente convocata il giorno 10 Gennaio a partire dalle ore 15:00, presso la sede del Parlamento Europeo – Ufficio per l’Italia – Sala delle Bandiere (Palazzo Campanari - Via IV Novembre 149 - Roma).

Mi ricordo molto bene anche il secondo colloquio di selezione. Sono arrivata come arrivo sempre da Perugia a Roma con un treno regionale, calcolando precisamente il mio tempo di arrivo e di partenza. Era una bella giornata di sole e ho fatto una lunga passeggiata in via Nazionale alla fine della quale c’era quella via necessaria che scendeva come una serpentina a destra e portava verso la porta aperta dell’atrio della Rappresentanza. Numero 149. Fuori e dentro l’atrio gia' aspettavano molti giovani vestiti in giacca e cravatta e a quei tempi all’ingresso non c’erano ancora militari armati. Tutti i giovani vicino alla porta erano eccitati, agitati e particolarmente loquaci. Sembravano in attesa di un esame. Io non conoscevo nessuno ma mi sono avvicinata a chiedere le informazioni sul colloquio tanto per conoscerli. Si', ero nel posto giusto e nel momento giusto come doveva essere. Dopo aver aspettato parecchio, ci hanno fatto entrare, facendo un appello con tanto di lista. Per me tutto era molto solenne come la prima volta nel gennaio 2011. Ci hanno accompagnato in una sala dei convegni al pianoterra e da li' convocavano sei persone alla volta.

Finalmente sono stata convocata anch’io e sono passata dalla sala dei convegni in un’altra sala dove c’erano piccoli tavoli rotondi come in un caffe' con due persone del personale d’ufficio ad ogni tavolo. Un ragazzo italiano, di bell'aspetto e particolarmente alto, mi ha accompagnato ad un tavolino dove mi aspettavano un signore anziano e una signora di media eta' con una certa curiosita' scritta sui loro visi. Nelle mani avevano il mio curriculum e mi hanno invitato a sedermi per porre qualche domanda. La prima domanda che mi ha fatto la signora e' stata: “Secondo Lei la Turchia puo' entrare per far parte dell’Unione europea?” ed io ho risposto: “Ipoteticamente si' perche' e' l’erede della Bisanzio cristiana geograficamente e architettonicamente. Pero' in realta' no perche' e' un Paese musulmano con un’identita' diversa da quella europea. Quindi, la mia risposta e' no.” La seconda domanda della dottoressa era: “E secondo Lei la Russia potrebbe entrare nell’Ue?” Ho risposto subito: “No. Magari e' l’Unione europea che entrera' a far parte della Russia e non viceversa.” E il signore mi ha chiesto: “E perche'?” Io: “Perche' la Russia ha una propria identita' asiatico-europea, e' un Paese sovrano, autosufficiente con la propria cultura slava e l’identita' cristiana ortodossa e non ha bisogno di entrare nell’Ue perche' ha una propria unione multinazionale, etnica, religiosa e ha una propria strada di sviluppo da fare.” La dottoressa mi ha sorriso e ha risposto: “Questo e' ancora da vedere.” Io: “E vediamo.” E cosi' scansionando i miei interlocutori ho colto al volo che nell’aria c’era qualcosa di male pianificato per la Russia negli anni a venire.

Non ero sicura di aver passato la selezione dopo queste mie risposte. Non ce lo hanno detto subito. La comunicazione sarebbe arrivata dopo. Mah. Loro mi conoscevano gia' ed io questa volta speravo di farcela perche' avevo le idee chiare per questo corso visto che nel secondo semestre dovevo cominciare a seguire le lezioni di Diritto dell’Unione Europea alla facolta' di Scienze Politiche dell’Universita' degli studi di Perugia e poi sostenere l’esame. La materia mi sembrava difficile perche' non la conoscevo e pensavo di potermi preparare meglio seguendo anche un corso extra sullo stesso argomento. E cosi' e' successo. Il 19 gennaio 2012 dalla Segreteria AESI mi e' arrivata la comunicazione di ammissione al Ciclo di Seminari AESI 2012. Il primo seminario era fissato per il 24 gennaio al Palazzo San Macuto del Parlamento Italiano. Ero sbalordita. In Uzbekistan non potevo nemmeno immaginare di entrare nel Parlamento nazionale per un corso del genere o semplicemente nell'edificio.

La mia previsione per l’anno nuovo si e' ribaltata ed io pian piano ho iniziato ad accettare la sorte di non poter vedere la mamma per un altro anno accademico ma ne valeva la pena. Il proverbio russo con lo stesso significato dice: “Il gioco valeva la candela.” Se chiamarlo la pena o la candela, per me valeva lo stesso: mi sono cosi; salvata dalla mia depressione. Quindi, ho cominciato a concentrarmi sulla mia nuova esperienza studentesca da mozzafiato che mi aspettava a Roma presso la Rappresentanza della Commissione e del Parlamento Europeo. Il corso era gratuito e previsto per sette mesi da gennaio a luglio con due incontri al mese tenutisi nelle varie sedi delle istituzioni italiane cosi' come il Parlamento Italiano, la Camera dei Deputati, il Ministero della Difesa, la Farnesina, l’Istituto Diplomatico, l’Istituto Europeo a Fiesole, la Rappresentanza della Commissione e del Parlamento Europeo a Roma. Mi ha preso una certa agitazione ed ero estremamente curiosa di visitare e vedere tutte queste istituzioni nazionali che erano elencate nella locandina del corso.

Il 24 gennaio 2012 per la prima volta sono stata al Parlamento Italiano precisamente alla Sala del Refettorio presso il Palazzo San Macuto in occasione del primo seminario “Significato politico ed istituzionale dell’Unione Europea nel Mondo Globalizzato” del corso sulla “Politica estera comune e qualita' della democrazia nel futuro dell’Unione Europea” organizzato dall’AESI Associazione Europea degli Studi Internazionali di Roma. Mi ricordo bene la mia presenza nella Sala del Refettorio quel giorno che e' la biblioteca del Parlamento Italiano. Pensavo di trovarmi in una biblioteca di Londra e volevo tanto tornare qui per studiare e leggere in questa sala. In realta' il primo incontro era di benvenuto al Ciclo dei Seminari 2012 e questo benvenuto mi provocava molte emozioni insolite: mi sentivo un’altra persona con un’altra identita' in un’altra dimensione. Il sapore dei caffe' presi vicino al Pantheon ha rafforzato questa sensazione. Mi trovavo miracolosamente in un altro mondo parallelo cosi' immaginario e allo stesso tempo cosi' reale.

Da gennaio a luglio del 2012 ho frequentato un ciclo di seminari sugli studi politici dell’AESI (presidente: prof. Massimo Caneva) organizzati dalla Rappresentanza del Parlamento Europeo e della Commissione Europea a Roma e dal Ministero degli Affari Esteri d’Italia. 

http://www.smartstudent.it/doc/120/seminari-aesi-2012.htm. Durante il corso ho prodotto due elaborati scritti sulle questioni europee, entrambe in lingua italiana. Il primo elaborato sull’argomento dell’omonimo seminario “Il ruolo di cooperazione universitaria nella riconciliazione dopo i conflitti bellici” era prevista per poter parteciparne il 25 maggio 2012 all’European University Institute a Fiesole ed era legato al terzo seminario dell’AESI sulla Crisi e Sicurezza Internazionale: l’ONU, la NATO e l’UE tenutosi il 20 marzo al CASD Centro Alti Studi per la Difesa del Ministero della Difesa.
 
Alla fine del corso ho scritto la tesina finale sull’argomento “La crisi dell’Occidente e la Spiritualita' dell’Europa” dove ho analizzato i principali concetti filosofici europei e i valori dei democristiani. La discussione pubblica delle tesine finali e la consegna dei certificati erano previsti per il giorno 3 luglio 2012 all’Istituto Diplomatico di Villa Madama del Ministero degli Affari Esteri. In questa fotografia potete vedere me all'Istituto Diplomatico della Farnesina il 3 luglio 2012 subito dopo la consegna del certificato di partecipazione al corso con gli uomini illustri del nostro corso di cui sono stati i relatori. Da destra a sinistra: il Presidente della Rappresentanza della Commissione Europea a Roma Lucio Battistotti, la sottoscritta, il Presidente dell'AESI prof. Massimo Caneva e il Vice Presidente dell’AESI Generale Antonio Catena. Inoltre, esiste anche il libro con la pubblicazione dei nostri seminari dell’edizione 2012 consultabile presso la sala Spazio Europa in via IV Novembre 149 a Roma presso la Commissione europea l’Ufficio di informazione in Italia.

Proprio da quel momento fino all’anno 2018 ho continuato a seguire a Roma conferenze sulle questioni politiche europee e sugli affari internazionali destinate ai cittadini dell’Ue e alle autorita' nazionali ed europee e organizzate dalla Rappresentanza della Commissione Europea e del Parlamento Europeo a Roma. E grazie a questa istituzione anche altri enti governativi a Roma hanno cominciato ad invitarmi ai loro incontri, seminari, convegni, forum e conferenze.